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23 dicembre - L'incanto dello stupore davanti alla meraviglia delle meraviglie


 Accettare l’altro significa vederlo nella sua unicità soffermandosi sull’apprezzamento dei suoi punti di forza e ognuno di noi ne ha tanti.

Anziché criticare i difetti dell’altro, bisogna esaltarne le qualità e così si diventa più tolleranti e più comprensivi.

Ma per arrivare a questo l’occhio deve esercitarsi a coglier il bello e il buono che ci circonda.

Ma, troppe volte, presi dal vorticoso tran tran  giornaliero, neppure cogliamo gli aspetti incantevoli della realtà che ci circonda.

Ci lasciamo prendere più dalle cose brutte, come uno scandalo o un pettegolezzo, che non dalle azioni buone che pure accadono intorno a noi e difatti leggiamo più giornali e riviste di cronaca nera e di gossip che  non libri di sana letteratura, come evidenziano le statistiche.

Ad inizio giornata chi si ferma ad osservare l’incantevole spettacolo dell’alba? E a sera, chi nota i meravigliosi colori nel cielo del tramonto? Chi guarda oltre il buio la luce delle stelle? Chi si perde nello sguardo curioso di un bambino? Chi accoglie il timido sorriso di un amico o di un conoscente?
Chi si lascia ammaliare dai suggestivi scorci dei nostri panorami? Chi ascolta i suoni della natura come lo scroscio della pioggia, il cinguettio degli uccelli, il sibilo del vento?  

"Guardi! La bellezza - ma quella è niente - guardi la precisione, l'armonia. È così fragile! È così forte! È così esatta! È questa la Natura - l'equilibrio di forze colossali. È così ogni stella - è così che si regge ogni filo d'erba - e il Cosmo possente in equilibrio perfetto produce questo! Questa meraviglia, questo capolavoro della Natura - la grande artista". 
 (Joseph Conrad)

Oramai siamo più propensi a guardare il “brutto” e a notare le cose che non vanno che non ad ammirare le meraviglie che ci circondano.

Per il viandante che va, tutto ciò che incontra ha un significato ed è manifestazione della volontà di Dio per cui il viandante cerca sempre di dar un senso a tutto ciò che gli accade e per lui va bene il sole ma anche la pioggia, il riso ma anche il pianto, la gioia ma anche il dolore… perché tutto concorre alla realizzazione del suo progetto d’incontro con Gesù.

Detta così comprendiamo come sia sbagliato trascorrere il proprio tempo criticando e lamentandosi.
Certo non bisogna subire passivamente torti e ingiustizie, ma si reagisce con il fare, il proporre in modo costruttivo per contribuire in prima persona al miglioramento delle situazioni, ognuno nel ruolo che gli compete.

Tra pochi giorni festeggeremo la meraviglia delle meraviglie, ma siamo pronti per ammirarne la bellezza? Siamo capaci di stupirci di fronte a tanta grandezza? Siamo allenati a coglierne le finezze?

Intanto cantiamo le bellezze della natura e dei sentimenti insieme alla Pausini:

Io canto





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